Insetti a tavola, effetto disgusto

Insetti a tavola, effetto disgusto
Perché dovremmo mangiare gli insetti?


Mangiare insetti non piace a molti, soprattutto negli stati occidentali, nonostante non siano in pochi a consumarli: due miliardi di persone. In italia il Ministro della salute, tramite una circolare, ha precisato che nessun insetto è attualmente autorizzato a scopo alimentare, ma da un'analisi guidata dalla Rutgers University affiora che il disgusto provato da molti nel mangiare gli insetti non ha nulla a che fare con la nutrizione o digestione. Tanto è vero che gli insetti, mangiati dai nostri antenati primati, sarebbero in grado di essere mangiati e digeriti da tutti i primati del nostro tempo, umani compresi.
L'indagine, divulgata su Molecular Biology and Evolution, ribalta la credenza diffusa per molto tempo: i mammiferi non producono un enzima che potesse scomporre gli esoscheletri degli insetti. "Per questo gli insetti erano considerati molto difficili da digerire" sottolinea Mareike Janiak, autrice principale dello studio. "Sappiamo da ricerche su pipistrelli e topi, e ora dalla mia sui primati, che questo non è vero." aggiunge.
Analizzando i genomi di 34 primati, alla ricerca di un gene chiamato CHIA, l'enzima dello stomaco che scompone la chitina, che fa parte del rivestimento di un insetto, gli studiosi hanno appurato che quasi tutti i primati viventi mantengono versioni funzionanti del gene utile alla produzione di questo enzima. Mentre la maggior parte dei primati primitivi avevano tre copie del gene, quelli odierni ne hanno solo una. Supponendo che gli umani non avessero l'enzima necessario secondo la studiosa "l'esoscheletro diventa molto più facile da masticare e digerire una volta che l'insetto è stato cotto."

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Kirito