Una stagione selvaggia - Joe R. Lansdale

Trama

Hap e Leonard si stanno esercitando al piattello quando fa la sua comparsa Trudy, l'ex moglie di Hap. Trudy racconta ai due di una fortuna celata dalle acque di un fiume, mezzo milione di dollari che sono stati nascosti da un rapinatore di banche, e chiede loro di aiutarla nell'impresa di recuperare il malloppo perduto. Hap e Leonard, nonostante qualche screzio iniziale, decidono di accettare, ignari di ciò che li aspetterà...
Il romanzo si rivela un giallo-thriller dove i due protagonisti, un bianco e un nero, vengono catapultati in una spirale di violenza assoluta. Personaggi originali e ben caratterizzati, nonché una scrittura semplice e fluida, permettono a una trama quasi banale di evolversi in qualcosa di più grande, qualcosa che vi lascerà con gli occhi attaccati alle pagine fino alla propria conclusione. Non mancheranno anche elementi di divertimento, poiché già l'idea di partenza fa ridere: un giallo con protagonisti un bianco e un nero.


Breve recensione

Beh, che posso dire di questo libro...
Ciò che più mi ha fatto innamorare dell'autore, Joe R. Lansdale, è stato il suo stile di scrittura: rapido, incisivo, asciutto. Non sono tanto le storie da lui proposte a spingermi alla lettura dei suoi libri, quanto il modo in cui le racconta. Lansdale è un mago della sintesi, sarebbe capace di descrivere un'intera scena in due righe di testo, e ciononostante è in grado anche di trovare una quantità inesauribile di sinonimi per non risultare ripetitivo. I suoi libri (questo è soltanto un titolo di partenza, molto forte se preso individualmente ma debole se messo a confronto con molti altri della saga) sono infarciti di una violenza assurda, però si tratta di una violenza quasi divertente, che non ti provoca ribrezzo anche nel leggere di sbudellamenti o parti del corpo mutilate. Per me rimane il miglior scrittore pulp della scena: scrive tanto, il suo stile è molto riconoscibile e in più ogni genere da lui trattato (e li ha fatti praticamente tutti, dall'orrore al sentimentale) risulta verosimile, come se avesse scritto in tutta la sua vita soltanto il genere in questione. Per non parlare dei momenti di risate che può regalare Lansdale, cosa che a mio parere è difficile provocare attraverso la lettura. Riesci a immedesimarti nella scena, davvero, con una facilità disarmante. Io vi consiglio di provare a leggere questo libro, tanto sono poche pagine, non più di centotrenta. Magari anche voi vi innamorerete dello stile Lansdale. Per apprezzarlo a pieno devono piacervi le battute cattive, lo humor nero, per intenderci. Ecco, questo è quello che penso di questo libro e di Lansdale in generale.
Altri titoli che posso consigliarvi: tutta la restante saga di Hap & Leonard, la trilogia del Drive-In, le raccolte di racconti (un po' rare da trovare) e In Fondo alla Palude, un libro molto più personale e delicato.


Voto

✯✯✯✯✰/✯✯✯✯✯


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