Posts written by ˜orocea

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    CITAZIONE (Le\7els ™ @ 8/7/2017, 22:35) 
    In realtà è più elevato la mattina per poi diminuire sempre più, tranne nel mio caso che invece è sempre alto

    Eiaculazione precoce? Ahia.
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    CITAZIONE (The Crimson King @ 4/6/2017, 19:13) 
    Posto quest'album, che io ritengo essere un'opera di immenso valore musicale.



    Ci sarebbe moltissimo da parlare per descrivere l'immensa magnificenza di questo capolavoro. Tuttavia, non voglio dilungarmi in sproloqui eccessivi.
    Innanzitutto, posso tranquillamente affermare, che Starsailor è il momento massimo dell'evoluzione musicale in forma titanica di Tim Buckley.
    Quest'opera è il punto d'arrivo della sua fusione tra il Folk Jazz, la sperimentalità ed emozionalità, un processo creativo che iniziò con le atmosfere oniriche di Happy Sad. Maturò con il sublime e immortale Lorca (il suo momento massimo) e culminò con questo capolavoro, Starsailor.
    Questa potrebbe essere considerata una trilogia titanica di Folk Jazz vivido ed estremamente personale, il massimo picco del suo genio creativo musicale.
    Tim Buckley qui è monumentale, inarrivabile, alieno e unico. Nessuno riuscirà a ripetere ciò che ha fatto lui in quest'opera.
    Basti ascoltare l'inizio con la colossale "Come Here Woman". Un tripudio di emozioni titaniche che sfociano in un Folk Jazz sperimentale, seguendo il processo creativo di Lorca.
    Le sublimi "Jungle Fire" e "Starsailor", che trasportano l'ascoltatore in melodie alieni, lontane dal mondo comune.
    L'eterna e commovente "Song to the Siren", in cui il navigatore delle stelle (Tim Buckley) canta un'ode ad una sirena lontana. Un amore ultraterreno e platonico, concretizzato in musica.
    Non basterebbe un libro intero per descrivere questa immensa opera musicale. Questa è musica per pochissimi, di nicchia.
    Tim Buckley può essere considerato il più grande cantante e cantautore della storia. Ciò che ha fatto lui, non verrà mai eguagliato da nessuno.

    Eccomi a commentare come richiesto dalla persona in questione l'album di questo artista rock statutunitense: Tom Buckley. Parto subito con la premessa che i miei giudizi sono soggettivi e come tali devono rimanere, come le sensazioni e i tecnicismi da me proposti, grazie.

    1) Come Here Woman - Dal punto di vista melodico questa la posso definire come una canzone disordinata dove la struttura ritmica sembra irregolare dove il cantante si diletta in una scala di note basse iniziali lineari e precise, incollate a quella melodia che man mano che va avanti diventa sembra più scomposta ed irregolare, non seguendo più uno schema preciso, anzi, tutt'altro, si perde in una voce incontrollata che non si perde in una tecnica vocale eccelsa, ma bensì un urlo emotivo in un cantato che a volte sembra distaccato con l'atmosfera che viene ricreata nella seconda parte della strumentalizzazione della canzone. Un vibrato potente e ben marcato ed un utilizzo costante di un cambio di registro e di intonazioni. È una canzone molto particolare, ma che apre l'album volendo dimostrare di aver voluto proporre qualcosa di nuovo dai suoi precedenti lavori.

    2) I Woke Up - La canzone di primo acchito mi riporta sempre allo stile scomposto che viene mostrato da Buckley anche nella precedente traccia, però, nella scelta stilistica e nell'approccio - per quanto riguarda l'interpretazione - tutto sembra essere più malinconico, una malinconia che ha un retrogusto di dolcezza. Alcuni elementi nella scelta compositiva fa sembrare il brano "molto datato" rispetto al tempo in cui è stato pubblicato (1970), ricorda vagamente una sonorità di quarta tdieci anni prima, durante gli anni 60 o fine anni 50.

    3) Monterey - Un urlo, sembra una liberazione: "finalmente mi hanno insegnato a ridere", "con un urlo in gola", "corro con i dannati, mia cara". Il significato e il senso della canzone potrebbero essere efficaci, ma purtroppo, da persona che ha un udito e ha una predisposizione verso suoni più morbidi trovo questa canzone molto fastidiosa, con quel vibrato che inizia a diventare un belato incontrollato alternato a degli strilli in similfalsetto. Versi troppo esagerati, ma si sa, l'arte degli anni settanta era qualcosa di molto diverso da quella odierna, l'esigenza di dire qualcosa è più evidente.

    4) Moulin Rouge - La quarta traccia porta l'ascoltatore ad una vocalità più precisa. C'è un'impostazione linguistica tendente per quasi il 90% del testo in francese, con alcuni accenni in inglese. Delicata e piacevole, al centro della canzone vi è una frase che secondo me rappresenta in pieno il cuore della canzone: "L'amore è un salto" sospirò "Un giorno sarò tua sposa, quando lascio il Moulin Rouge". Mi piace molto il suo stile in questa canzone, molto gradevole.

    5) Song to The Siren - Mantiene come nella precedente traccia un controllo vocale maggiore rispetto alle prime tre tracce. C'è più vigore e più forza in alcune parti della canzone dove sotto vi è una voce che crea un'atmosfera assieme alla sua, come se fosse lo sfondo di un quadro. Che sia alla fine la voglia di riprendere la narrativa del canto delle sirene che annebbiano ed incantano le menti dei marinai? Può darsi.

    6) Jungle Fire - Ad aprire il LATO B dell'album Starsailor è Jungle Fire che riporta a quel senso di disordine. Vi è un pizzicare di corde continuo che danno a me, ascoltatrice, un senso di costrizione, una certa ansia come se fossi investita inizialmente da quella che sembra la preparazione ad un'ondata di adrenalina, una scarica che viene rappresentata nella seconda parte della canzone e dove non manca il verseggiare e il cambio di registri - da una voce stridula a tonalità più scure e basse, forse in quest'ultimo caso è più gradevole. Un vibrato che rasenta uno "yodel" scatenato ed impreciso, nella mia ignoranza di ascoltatrice trovo alcuni pezzi troppo disturbanti, faccio fatica ad arrivare fino alla fine. Forse c'è un'emotività dietro a ciò che non riesco proprio a cogliere o a capire, estremizzata.

    7) Starsailor - "Title track" dell'album, un susseguirsi di voce che si sovrappongono e che si suddivide con fare intenzionale con alcune porzioni di voce polifoniche sul canale dentro e altre sul sinistro, creando un connubio e uno spostarsi del suono molto interessante. Cori che si aggiungono che creano come un accompagnamento, una strumentalizzazione vera e propria che diventa sempre più mistica e ti avvolge in un mondo proprio. È una traccia molto interessante, forte nella sua espressività e non posso biasimare se sia diventata la traccia di ispirazione per l'intero album.

    8) The Healing Festival - E dopo il connubio di voci polifoniche e un mischiarsi di atmosfere vi è un momento di spensieratezza: come se dopo l'oscuro tunnel di Starsailor fosse giunta la luce, cioè questa traccia. The Healing Festival che riempie il cuore con la sua tromba, elemento costante di accompagnamento ed una ripetizione di un ritmo a rotazione e un invogliare del cantare ad andare: "COME ON, COME ON, COME ON" che viene ripetuto con insistenza verso la metà della canzone. Alla fine di tutto l'ascolto, mi è sembrato di capire che Buckley volesse ricreare non tanto il tipico canto melodico, ma una forma di espressione esaltata spesso e volentieri da una chiamata d'aiuto o da un'esasperazione.


    -- Ho ascoltato questo album, non fa parte del mio stile. Lo ammetto, però mi ci sono messa d'impegno e man mano che ho ascoltato bene le tracce ho dato il mio giudizio che ribadisco essere soggettivo. Non è un cantante che mi fa impazzire ma che per i tempi che correvano negli anni 70 e in un contesto come quello degli Stati Uniti, tutto può essere. Poteva cantare la protesta, poteva cantare la sua emotività, ma in certi casi l'ho trovato davvero troppo per me; io ricerco spesso la delicatezza e la semplicità, mi piace sentirmi in una nuvola di cotone e sentirmi accarezzare dalla musica. L'aggressività di alcune tracce può starci, ma ammetto che la delicatezza e i suoni ricercati mi hanno portata a dare a questo album un 7 su 10. Forse troppo poco? Non lo so, ma ovviamente è pur sempre una mia opinione.
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    Non sarebbe anche l'ora di crepare?

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    Ragazzi, ciao a tutti. Volevo provare a fare con voi questo "esperimento" dove gli utenti di Archive ascoltano un album del passato e poi fanno una specie di recensione traccia su traccia e diano alla fine un voto finale da uno a dieci. Ovviamente non è obbligatorio, ma voglio vedere come alcuni utenti si approcciano alla musica al "primo ascolto" - nonostante questo sia uno degli album più famosi della cantante in questione. Detto ciò, buon ascolto!
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    CITAZIONE (Campo™ @ 2/6/2017, 21:56) 
    CITAZIONE (˜orocea @ 2/6/2017, 20:03) 
    Levels mi piace questo tuo momento di trasgressione, ma vedi, le vittime coinvolte sono tutti minorenni, dalla fascia che va dai 9 ai 17 anni.

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    Conoscendoti potresti averlo benissimo creato te sto gioco :asd:

    Non sono così psicotica xD
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    Io li trovo bellissimi! Mi piacciono davvero tanto! Complimenti. :)

    Big up!
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    CITAZIONE (Le\7els ™ @ 2/6/2017, 12:25) 
    Devo ammettere che hanno coraggio e una forza di volontà ammirevole. La usassero per lavorare...

    Levels mi piace questo tuo momento di trasgressione, ma vedi, le vittime coinvolte sono tutti minorenni, dalla fascia che va dai 9 ai 17 anni.

    tumblr_inline_molnamJ1L81qz4rgp
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    HANNIBAL LECTER Il silenzio degli innocenti

    Se tu fossi un celebre serial killer della finzione cinematografica saresti Hannibal Lecter. Sei una persona sofisticata, astuta, abile a leggere nel pensiero altrui. La tua passione per la cucina si unisce a quella del cannibalismo, ed è proprio da qui che nasce il tuo istinto omicida, che ti spinge a catturare le tue vittime per farle finire dritte in pentola!
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    CITAZIONE (Gerber @ 1/6/2017, 19:44) 
    CITAZIONE (˜orocea @ 1/6/2017, 16:56) 
    Inutile negare che si è parlato tanto sul caso "Blue Whale".
    Molti dei commenti sopra hanno già posto la domanda principale: chi arriverebbe mai al cinquantesimo giorno per compiere un gesto estremo? Provo a dare una visione personale sul motivo (quindi, prendetelo come un responso soggettivo da ciò che ho potuto capire).
    Non è che tutti i giocatori di questo "gioco" fossero di base depressi, ma quello del Blue Whale è un processo che si "spalma" in cinquanta giorni e prima della prova decisiva e oltre le prove di autolesione (come incidersi la balena sul braccio) ci sono anche quelle di ascoltare musica che ha influenze particolari sul nostro cervello, alzarsi ad orari improponibili nel cuore della notte e mettersi a guardare film dell'orrore e altri video con contenuti che portano man mano la persona ad avere un senso di angoscia tale da iniziare ad avvertire man mano una tristezza tale da arrivare all'auto commiserazione di se stessi. Il fatto di riuscire a completare ogni prova, giorno per giorno è come se li gratificasse di un'autostima che mancava di base o è venuta a mancare proprio durante queste sessioni particolari del gioco.
    Il cinquantesimo giorno, dopo aver passato quarantanove prove, chissà in quale stato psicologico si trovano questi giocatori; il gioco secondo me è fatto appositamente per portarli ad uno stato tale da compiere atti estremi o pazzie con una facilità che fa rabbrividire.

    Poi sul fatto che i giornali ingigantiscano i fatti non è una novità, ma è pur sempre un modo per attirare notevolmente l'attenzione dei lettori e di chi segue i casi di cronaca.

    Non mi sono informato, mi è stato riferito da un mio amico che il creatore di questo ''gioco'' è uno psicologo o qualcosa di vagamente simile quindi diciamocelo, non uno stupido qualsiasi, alla fine il cervello dei bambini-ragazzini può essere manipolato più facilmente rispetto a quello di un ragazzo-adulto.
    In ogni caso giusto per fare un esempio anche noi veniamo in parte manipolati dalle pubblicità in base ai nostri interessi che qualche volta ci inducono a comprare cose che non ci servono veramente, non dico che sia la stessa cosa ma il concetto è molto simile, spero che tu capisca, alla fine centra sempre il fattore psicologico

    Sì, esatto, era uno studente universitario della facoltà di psicologia. Aveva 21-22 anni, ora non ricordo.

    Se è lo stesso principio della pubblicità, allora inizio a capire perché inizio a comprare tutti i balsami che mi passano davanti agli occhi nella speranza di avere i capelli come le modelle negli spot. xD (Scusate l'OT)
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    Io vado a periodi. Se sono annoiata e non sono stimolata nel fare qualcosa, cado in un sonno profondo.
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    CITAZIONE (Le\7els ™ @ 28/5/2017, 18:54) 
    può farla chiunque io quell'abominio di grassi saturi non lo tocco nemmeno con la lingua.

    Oh tesorina bella, se hai il regime alimentare di un pulcino non è colpa nostra.

    Comunque complimenti al papà Cherubins, dire addirittura che questa pietanza è un abominio non è proprio rispettoso.

    CITAZIONE (Le\7els ™ @ 28/5/2017, 19:30) 
    Io vivo lo stesso, fiocchi d'avena con proteine al cioccolato sul latte scremato sono il top

    Ora si iniziano a capire tante cose.
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    Inutile negare che si è parlato tanto sul caso "Blue Whale".
    Molti dei commenti sopra hanno già posto la domanda principale: chi arriverebbe mai al cinquantesimo giorno per compiere un gesto estremo? Provo a dare una visione personale sul motivo (quindi, prendetelo come un responso soggettivo da ciò che ho potuto capire).
    Non è che tutti i giocatori di questo "gioco" fossero di base depressi, ma quello del Blue Whale è un processo che si "spalma" in cinquanta giorni e prima della prova decisiva e oltre le prove di autolesione (come incidersi la balena sul braccio) ci sono anche quelle di ascoltare musica che ha influenze particolari sul nostro cervello, alzarsi ad orari improponibili nel cuore della notte e mettersi a guardare film dell'orrore e altri video con contenuti che portano man mano la persona ad avere un senso di angoscia tale da iniziare ad avvertire man mano una tristezza tale da arrivare all'auto commiserazione di se stessi. Il fatto di riuscire a completare ogni prova, giorno per giorno è come se li gratificasse di un'autostima che mancava di base o è venuta a mancare proprio durante queste sessioni particolari del gioco.
    Il cinquantesimo giorno, dopo aver passato quarantanove prove, chissà in quale stato psicologico si trovano questi giocatori; il gioco secondo me è fatto appositamente per portarli ad uno stato tale da compiere atti estremi o pazzie con una facilità che fa rabbrividire.

    Poi sul fatto che i giornali ingigantiscano i fatti non è una novità, ma è pur sempre un modo per attirare notevolmente l'attenzione dei lettori e di chi segue i casi di cronaca.
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    Per incrementare il tuo numero di messaggi e ne avevi già 90.000

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    Non è molto normale u.u
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    Welcome! :)
607 replies since 27/2/2010
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